«“Song of Shame” è un brano che tratta il tema delle discriminazioni e lo pone al centro della scena utilizzando l’antichissimo sentimento della vergogna. La vergogna è uno degli strumenti con cui intere società nel tempo si sono nutrite per porre limiti e censura alle libertà di un essere umano. Io non ho fatto altro che descriverne i contorni complicando un po’ la questione con l’indissolubile ma problematico e quasi mai risolto rapporto madre/figlio. Il brano si pone l’obiettivo di dare una descrizione del dolore che si prova quando si viene discriminati. Il video di “Song of Shame“, diretto da Andrea Sperduti (Aarea Design Agency), ne è una sublimazione, così come lo è il velo di vergogna da cui non riesce ad uscire la donna sulla copertina dell’album.”»
BIOGRAFIA
Arctic Plateau è il progetto solista del produttore, musicista e cantautore romano Gianluca Divirgilio. Nel 2007 firma un contratto con l’etichetta tedesca Prophecy Productions (Alcest, Klimt 1918). Il suo album d’esordio, “On a Sad Sunny Day“, esce il 12 giugno 2009; alle registrazioni partecipano Fabio Fraschini (session man dei Novembre) al basso e Cesare Petulicchio (Bud Spencer Blues Explosion) alla batteria. Nel 2011 partecipa a un album split con i compagni di etichetta Les Discrets. Nel 2012 pubblica il secondo album, “The Enemy Inside” (Prophecy Productions). Nello stesso anno Vincent Cavanagh degli Anathema lo sceglie per aprire il tour italiano della sua band. Dopo un silenzio di nove anni, ritorna con il nuovo album “Songs of Shame” in uscita il 3 dicembre per Shunu Records.
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«“Song of Shame” è un brano che tratta il tema delle discriminazioni e lo pone al centro della scena utilizzando l’antichissimo sentimento della vergogna. La vergogna è uno degli strumenti con cui intere società nel tempo si sono nutrite per porre limiti e censura alle libertà di un essere umano. ...