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BOCCALEONE, ESCE IL NUOVO SINGOLO “LO SPECCHIO SCOMODO”

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Lo Specchio Scomodo è il nuovo singolo dei Boccaleone, duo bergamasco autore di un un indie rock dalle influenze brit in debito con la grande canzone pop italiana. Una canzone dedicata ad un incontro fra due solitudini, un confronto che obbliga entrambe le parti a mettersi in dubbio, uno specchio particolarmente scomodo a cui è impossibile sfuggire.

Un dialogo che distorce i connotati e le sicurezze costringendoci ad ammettere infine i nostri punti deboli, le crepe nel riflesso, difetti visti nel prossimo ma che in realtà appartengono alla propria persona. Il brano evoca la solitudine di una camera da letto, nell’ennesima notte passata al telefono: la sensazione di un errore da compiere è dietro l’angolo ma la consapevolezza di non poterne fare a meno ci porta in questa piano ballad amara e coinvolgente che ricorda tanto gli Oasis quanto il primo Vasco Rossi.

Lo Specchio Scomodo è il quarto singolo estratto da Tempesta in testa, il primo disco del progetto, in uscita il 21 maggio 2021. Il progetto ha esordito con il singolo Come la luna (20 novembre 2020) e successivamente sono stati estratti Orizzonti fragili (18 dicembre 2020) e Katia (la vita sulla schiena) (19 febbraio 2021) entrambi accompagnati da un video ufficiale.

LO SPECCHIO SCOMODO
Tu, la voce della mia notte
con i capelli bagnati, da sola in un letto, a guardare il soffitto e interrogare la sorte

tu, mille uomini in testa,
ogni volta un errore, tra magia e tremore, più ne parli piano, più senti il dolore
noi, in questo gioco di specchi
a parlare di altri e a sentirci sulla pelle i denti
vivere, con, la paura del fuoco
tra il bruciarsi in fretta e la voglia di non smettere il gioco
la solitudine, è lo specchio scomodo, è riconoscersi per odiarsi un po’
E questa notte qua, corrente fra di noi, fingi a perderti, ma tu sai che puoi

tu così brava a cadere,
nel profondo degli occhi, nel ritmo del fiato che soffia su te e non ti lascia vedere
poi quelle bugie sul corpo,
le parole di un uomo ferite sotto forma d’inchiostro
la solitudine, è lo specchio scomodo, è riconoscersi per odiarsi un po’
E questa notte qua, corrente fra di noi, fingi a perderti, ma tu sai che puoi
camuffare quelle voglie di tocco in tocco Stretti in un abbraccio che non è più un gioco Le mani
nei capelli e la tua pelle mi sfiora
La vita intera vale meno di un’ora

e farsi male un’altra volta per trovare noi stessi giù da questa roccia in un mare di sensi
la vita senza corda, senza fonte vivere, senza orizzonte
la solitudine, è lo specchio scomodo, è riconoscersi per odiarsi un po’
E questa notte qua, corrente fra di noi, fingi a perderti, ma tu sai che puoi

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